lunedì 2 aprile 2018

Il Mattino di Padova e Stefania Casini ovvero Quarant’anni fa: io c’era.

Qualche giorno fa il Mattino di Padova, quotidiano locale, ha festeggiato i suoi quarant’anni di vita. La cosa mi ha interessato anche a livello personale perché in effetti in quel primo numero di quel quotidiano quarant’anni fa ero presente anch’io (e lo sarei stato parecchie volte in seguite per un certo periodo di tempo). Ed ero presente con un’intervista a Stefania Casini che avevo incontrato sul set del film che stava girando nel veneziano per la regia di Antonio Bido, regista padovano di notevole bravura. Il film era un thriller che avrebbe assunto il titolo di Solamente nero, ma che allora si intitolava ancora provvisoriamente Dietro l’angolo il terrore. Era il film con cui Bido intendeva bissare il successo ottenuto con un altro thriller, Il gatto dagli occhi di giada, parzialmente girato proprio a Padova.

Trascorsi un’intera giornata sul set del film, facendo parecchie interviste: praticamente intervistavo  (molto volentieri) chiunque riuscivo ad avvicinare. Ne ho già parlato qualche anno fa, di quell’esperienza, proprio su questo blog. Naturalmente quando si trattò di pubblicare qualcosa della mole di materiale che avevo preparato, la redazione del quotidiano virò sull’intervista a Stefania Casini, per quel tocco di glamour che garantiva. Ricordo ancora la notevole cordialità dell’attrice durante l’intervista. Appassionato di horror com’ero (e come sono) ero molto interessato alle sue esperienze in quel campo, ma mi incuriosiva anche la versatilità da lei dimostrata nel corso della carriera sino a quel momento (e sarebbe stato lo stesso anche nel prosieguo): lei rispose a tutto con simpatia e autoironia.

Qui sopra riproduco l’articolo che uscì quel giorno. Non è una scansione, ma una fotografia: credo però che si riesca a leggere comunque abbastanza bene.

Negli anni successivi scrissi parecchie recensioni per quel quotidiano e occasionalmente qualche intervista, per esempio a Giorgio Albertazzi e anche - ma non venne pubblicata perché il giorno prima della data prevista per la pubblicazione ne uscì un’altra per il quotidiano padovano concorrente - a Renato Rascel (se la ritrovo, magari la pubblico qui, dopo quarant’anni). Poi le nostre strade, come si dice, si separarono. Quando però è tempo di anniversari, i ricordi riaffiorano, per così dire.

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